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Un anno di Powerwal...
 
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Un anno di Powerwall 2

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(@alexxx)
Noble Member Moderator
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Post: 1565
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Dopo (oltre) un anno di utilizzo è tempo di tirare qualche somma.
In questa prima parte affronterò aspetti tecnici, nella seconda aspetti economici.
Innanzitutto una curiosità: si dice il Powerwall o la Powerwall? Libertà di scelta, in fondo è sia UN sistema di accumulo sia UNA batteria.
Io inizialmente declinavo al femminile, ma poi mi sono accorto che i tecnici Tesla usano il maschile e mi sono adeguato.
Tralascio le varie difficoltà incontrate in fase di installazione, di cui ho già parlato in passato.
La cosa bella del Powerwall è che non ti accorgi di averlo. A differenza dei vecchi sistemi di accumulo che erano degli armadi ingombranti, il PW2 lo attacchi a parete e occupa lo stesso spazio di un grosso quadro.
E poi fa anche la sua figura, con quella sua linea essenziale ed elegante (farà ridere, ma a me ricorda il monolite di 2001 Odissea nello spazio), e quel lunghissimo led verde sulla fiancata destra che pulsa quando la batteria è al lavoro.
E non ti accorgi di averlo nemmeno nella vita di tutti i giorni: l'erogazione di energia è fluida e costante, senza salti o sfarfallamenti, nemmeno durante le commutazioni tra FV, PW2 e rete.
Luci ed ombre riguardo all'app che condividiamo con i nostri cugini a quattro ruote. E' fantastica nella rendicontazione istantanea, ma è molto carente nello storico.
Per esempio da un po' di tempo a questa parte le rendicontazioni annuali sono espresse in MWh, non più in kWh, mantenendo una sola cifra decimale.
Quindi 0.7 MWh può essere un qualsiasi valore compreso tra 651 e 750 kWh; un margine di errore di 100 kWh è troppo alto, almeno per i miei gusti.
Un'altra cosa che non ho digerito è il fatto di non poter mai sapere quanti kWh sono rimasti nella batteria. Ho interpellato Tesla sul tema e ho sempre ottenuto risposte evasive.
Adesso me ne sono fatto una  ragione, perché grazie a Scanred ho scoperto che determinare (misurare) il livello di carica di una batteria è ancora materia di ricerca (si impara di più da un post di Scanred che da 10 mail di Tesla)
Uno dei plus di Tesla è il continuo sviluppo software post vendita dei propri prodotti, e il Powerwall non fa eccezione.
Ultimamente sono uscite nuove funzionalità che permettono ad esempio di caricare energia dalla rete e mettere fieno in cascina quando si annunciano condizioni meteo particolarmente avverse.
Il problema dei sistemi di accumulo è che risentono fortemente del contesto normativo in cui sono inseriti; contesto che varia pesantemente da stato a stato.
Esempio tipico la funzione backup, che Tesla propone ma che l'Italia respinge perché contrasta con la normativa vigente. Speriamo che aggiornino le leggi al più presto.
Mi sa che sono andato un po' lungo. Mi fermo qui anche perché mi pare di intravedere Noos con la palpebra a mezz'asta e mi sento un po' in colpa.

Nella prossima puntata:
Tenterò di rispondere alla vexata quaestio: è un buon investimento questo Powerwall 2?

Non cambiate canale.


   
Citazione
(@giotechno)
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Post: 44
 

Ciao, sarei interessato ad approfondire quanto da te detto nel messaggio. Mi interessa sapere come si può caricare da rete.


   
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(@alexxx)
Noble Member Moderator
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Purtroppo è una delle funzionalità non ancora applicabili da noi. Ne ho già parlato in passato, noi possiamo usare solo la modalità auto alimentato, mentre negli USA hanno a disposizione altre due modalità da scegliere.


   
RispostaCitazione
(@giotechno)
Eminent Member Registered
Registrato: 7 annifa
Post: 44
 

Si in effetti sapevo. Grazie comunque 

 


   
RispostaCitazione
(@alexxx)
Noble Member Moderator
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Prego. Mi fai i trabocchetti? ? 


   
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(@scanred_x)
Illustrious Member Newsmodder
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Post: 5924
 

E uscito illeso dai trabocchetti... meriti anche i miei personali complimenti, non per piaggeria o per ricambiare gli (immeritati nel mio caso) complimenti, ma perchè davvero anche io e anche tutti noi dai tuoi post impariamo TANTISSIMO, specie nel mio caso che (purtroppo) non ho e non posso avere per adesso il PW per problemi contingenti (un vecchio condominio da cui tento di fuggire, detto in breve,,, quindi  spero presto in nuova destinazione magari appunto con spazio e modo per un bel PW...) 

E poi, quella citazione di Odissea nello Spazio non ha prezzo...  il monolite... in colori dei cloni di Guerre Stellari.. 

🙂

Scan

PS: nel mentre che Noos ha abbassato anche l'altra palpebra in quanto anche io mi dilungo... intanto assicuro che leggerò le prossime puntate... 

 


   
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(@giotechno)
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No, speravo che ci fossero cambiamenti.


   
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(@marco-83)
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Ciao Alexxx,

ottime info! Ci stavo pensando anche io ma vorrei capire come funzionerebbe in Svizzera con la trifase. Ho cercato una scheda tecnica dettagliata ma non ho trovato niente, tu hai per caso qualcosa?

stavo follemente pensando di metterne tre... una per fase... ma non so è fattibile farle lavorare in quel senso.


   
RispostaCitazione
(@giotechno)
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Ciao Marco.83,

Per le reti trifase si possono usare un PW2 su ciascuna fase 


   
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(@lolli_)
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Post: 1643
 

Sempre piacevoli i tuoi post Alexxx anche perchè sei uno dei pochi in italia a condividere serie informazioni riguardo il PW2. Speriamo che cambino le leggi e che gli updates vadano a colmare le mancanze che ci sono ora, ma sicuramente succederà, la pazienza fortifica il software!!


   
Alexxx reacted
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(@alexxx)
Noble Member Moderator
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Ciao Marco.83, sul monofase puoi collegare fino a 10 PW2, per cui, in linea puramente teorica, sul trifase presumo si possa arrivare a 30.
Sul sito Tesla c'è un simulatore che in base ai tuoi parametri di consumo e produzione ti consiglia quanti PW2 installare. Occhio ai costi!
Il nostro collega @maralf ha installato 1 PW2 sulla L1 del trifase, ma sta avendo qualche problema di consumi.
Segui il dibattito qui.


   
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(@marco-83)
Estimable Member Owner
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Post: 122
 

Ciao,

si ho visto il simulatore, ma non tiene in considerazione se l'impianto é monofase o trifase...

Grazie, guardo l'altro dibattito e aggiungi li alcune osservazioni


   
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(@alexxx)
Noble Member Moderator
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Post: 1565
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Come minacciato qualche giorno fa arriva la seconda parte di "un anno di Powerwall 2".
I motivi che mi hanno spinto ad installare il sistema di accumulo sono essenzialmente due, in ordine di importanza: il perseguimento dell'autonomia energetica e il risparmio sulle bollette.
Ci sono anche motivazioni di carattere etico/ecologico che apparentemente rimangono un po' sullo sfondo, perché l'accumulo in prima battuta delocalizza il consumo ma di per sé non rende direttamente l'atmosfera più pulita; la vera scelta ecologica è installare l'impianto fotovoltaico.
Va detto però che per chi vuole spingersi sempre di più sui consumi elettrici, auto compresa, un buon sistema di accumulo diventa sempre più imprescindibile.
L'autonomia energetica è un fattore puramente soggettivo e dunque non monetizzabile se non con zero euro.
Resta perciò da chiedersi: in termini squisitamente economici, il Powerwall 2 è un buon investimento?
La mia risposta sintetica è sì, ma bisogna fare un po' di considerazioni e distinzioni.
Tra i vari benefici economici non c'è dubbio che la parte del leone la facciano le detrazioni fiscali che consentono un recupero del 50% dell'investimento in 10 anni.
Sembra un periodo favorevole per i sistemi di accumulo, perché a queste detrazioni si sommano altre iniziative a livello regionale (vedi bando accumulo Regione Lombardia, peraltro non rinnovato quest'anno), come pure un progetto pilota di aggregazione che ci renderà "micro azionisti" di una centrale virtuale a energia rinnovabile.
Mancano all'appello le due entrate più classiche, quelle che tutti si aspettano quando si parla di impianti fotovoltaici: il risparmio in bolletta e i proventi dello scambio sul posto.
La domanda da porsi è: introdurre un sistema di accumulo in asservimento ad un impianto fotovoltaico come influenza le due voci appena citate?
Il risparmio in bolletta è evidente: accumulo energia di giorno per utilizzarla gratis la sera invece di prelevarla dalla rete.
Per lo scambio sul posto il discorso come sempre si complica. Per farla brevissima, lo SSP riconosce una valorizzazione dell'energia immessa in rete (che si chiama quota energia più eventuali eccedenze) e una quota servizi che è una valorizzazione dell'energia scambiata (intesa come la minore tra l'energia immessa e l'energia prelevata).
Il sistema di accumulo riduce più o meno della della stessa quota l'energia immessa e quella prelevata; di conseguenza anche la resa dello scambio sul posto subirà una riduzione proporzionale.
Si può quindi affermare che il risparmio in bolletta generato dall'accumulo viene in parte ridimensionato dalla diminuita resa dello SSP.
Quantificare questo ridimensionamento è un po' difficile perché la resa dello SSP è molto variabile e dipende da fattori come lo stile di consumo e il dimensionamento dell'impianto.
Come orientamento generale mi sentirei di sconsigliare un sistema di accumulo in situazioni in cui i consumi sono particolarmente bassi e concentrati nelle ore di luce.
Un altro criterio di dimensionamento attendibile potrebbe essere la percentuale di autoconsumo ante accumulo. Come è già stato osservato, minore è la percentuale di autoconsumo di partenza, maggiore è la convenienza ad accumulare.
In definitiva posso dire di essere pienamente soddisfatto dell'investimento, e mi sentirei di consigliarlo a chiunque (fatte le debite considerazioni iniziali).
Sono sempre stato un convinto sostenitore dello spostamento dei consumi domestici verso l'elettrico, e quindi auspico che questo modello "autarchico" di consumo (autoproduzione + accumulo + autoconsumo) si diffonda sempre di più nelle case di tutti.

Avrei altre cose da aggiungere ma come al solito sono andato lungo.
Allora facciamo che la chiudo qui, non prima di aver lanciato una seconda parte bis con cui vorrei rilanciare un vecchio dibattito mai del tutto risolto:
E' giusto acquistare subito il PW2 o vale la pena rinviare l'investimento in attesa di tempi più favorevoli?


   
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(@scanred_x)
Illustrious Member Newsmodder
Registrato: 8 annifa
Post: 5924
 

queste sono le minacce più interessanti !

Complimenti (come sempre peraltro) e GRAZIE... come sai sono in attesa di cambiare condominio... e quindi leggo avidamente quello che per ora non posso fare ma che potrò fare spero presto... 

🙂

Scan

PS: connubio solare+accumulo+auto elettrica, cosa ne pensi? batteria doppia a questo punto? domande di cui non saprei la risposta...

 


   
RispostaCitazione
(@alexxx)
Noble Member Moderator
Registrato: 6 annifa
Post: 1565
Topic starter  

Eh già Scan, le peripezie condominiali sono un argomento che mi tocca da vicino. Da sempre il condominio è "nemico giurato" del fotovoltaico, ma, una volta tanto, è stata una lungimirante legge del 2013 a spalancarci le porte del sole.

Certamente l'auto elettrica sarebbe il coronamento ideale di un percorso di "elettrificazione" dei consumi. E l'auto è talmente energivora da meritare il raddoppio del Powerwall. In particolar modo per chi non avrà le ricariche gratis.


   
RispostaCitazione
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