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Scambio sul posto 2...
 
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Scambio sul posto 2017

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(@devix)
Illustrious Member Paladino
Registrato: 7 annifa
Post: 19421
 

Questa cosa è davvero allucinante.
Scusa ma io ho il quinto conto energia, sono un evasore???


   
RispostaCitazione
(@alexxx)
Noble Member Moderator
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Post: 1565
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Del quinto conto energia non so nulla, quindi non mi azzardo a dire nulla.

Fai una cosa: scrivi al GSE, vedrai che per gennaio o febbraio ti rispondono... ? 


   
RispostaCitazione
(@devix)
Illustrious Member Paladino
Registrato: 7 annifa
Post: 19421
 

Preferisco vivere nell’ignoranza.
Tra l’altro è da marzo che mi devono connettere il secondo impianto, questo sarà a scambio sul posto


   
RispostaCitazione
(@alexxx)
Noble Member Moderator
Registrato: 6 annifa
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Con la pubblicazione da parte dell'Autorità per l'energia delle tariffe elettriche del quarto trimestre (mercato tutelato), è possibile ricavare i CUsf (=corrispettivo unitario di scambio forfetario) del 2018.
Ricordiamo che il CUsf è il prezzo che valorizza l'energia scambiata determinando la quota servizi, che sommata alla valorizzazione dell'energia immessa (quota energia) va a formare il contributo in conto scambio che ci viene erogato dal GSE.
L'energia scambiata è quell'energia che io "presto" alla rete perché non riesco a consumarla direttamente sul posto, ma che poi mi "riprendo" nel momento in cui non ho a disposizione energia autoprodotta (tipicamente la sera o quando c'è nuvoloso).
Se cedo alla rete 1000 kWh e ne prelevo 300, l'energia scambiata è 300 kWh.
Se cedo alla rete 300 kWh e ne prelevo 1000, l'energia scambiata è 300 kWh.
Ecco perché è giusto dire che l'energia scambiata è sempre la più bassa tra l'energia immessa e l'energia prelevata.
Ma torniamo ai CUsf; se non ho sbagliato i conti, i nuovi valori dei due scaglioni dovrebbero essere:

CUsf 2018: 0.04355 €/kWh valorizzazione dei primi 1800 kWh/anno di energia scambiata
CUsf 2018: 0.08045 €/kWh valorizzazione della quota di energia scambiata che supera 1800 kWh/anno

Mentre per il 2017 i valori erano:

CUsf 2017: 0.04751 €/kWh valorizzazione dei primi 1800 kWh/anno di energia scambiata
CUsf 2017: 0.07908 €/kWh valorizzazione della quota di energia scambiata che supera 1800 kWh/anno

Si registra un peggioramento di 4 millesimi dello scaglione basso e un miglioramento di un millesimo dello scaglione alto. In sintesi, la quota servizi del 2018 non subirà variazioni apprezzabili.
E ciò potrebbe suonare strano: se i CUsf si formano in base alle tariffe elettriche del mercato tutelato, come mai i forti aumenti registrati (+6.5% nel terzo trimestre, +7.6% nel quarto) non si sono tradotti in un deciso miglioramento del CUsf?
E' presto detto. Gli aumenti tariffari sono dovuti alla veloce risalita del prezzo del petrolio, così come al nucleare francese, le cui centrali hanno lavorato a mezzo servizio per via della siccità che ha fatto mancare l'acqua di raffreddamento.
Si comprende facilmente che gli aumenti siano quasi tutti concentrati nella componente materia prima energia, mentre le altre voci tariffarie (trasporto, contatore, oneri di sistema) hanno tenuto.
E manco a farlo apposta, il CUsf si forma sommando queste ultime voci escludendo proprio la componente energia.
In pratica la quota servizi funziona così: l'energia scambiata, quella che ci "riprendiamo" dalla rete, la paghiamo in bolletta a prezzo pieno. Poi a fine anno il GSE ci "restituisce" i vari oneri di sistema, trasporto, contatore, ecc..
In definitiva, è come se dell'energia che preleviamo come energia scambiata, noi pagassimo solo la componente della materia prima energia.
Poco male, si potrebbe pensare. Se gli aumenti tariffari non incidono sul CUsf e quindi sulla quota servizi, andranno ad arricchire la quota energia.
Invece non è proprio così. Il prezzo che viene dato all'energia che immettiamo in rete (formando la quota energia), non dipende più dalle tariffe decise dall'Autorità per l'energia, ma dipende dalle quotazioni orarie del mercato elettrico.
E non è necessariamente detto che le logiche di mercato (scusate l'ossimoro) siano coerenti con le decisioni dell'Autorità.


   
RispostaCitazione
(@devix)
Illustrious Member Paladino
Registrato: 7 annifa
Post: 19421
 

Beh è sempre un gran casino. Perché non riescono a fare un valore univoco che cambia ogni trimestre?
Dovrebbe essere così anche nella bolletta.
Comunque grazie Alexxx per l'aggiornamento


   
RispostaCitazione
(@alexxx)
Noble Member Moderator
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Ho fatto un po' di conti per sapere quanto mi spetterà dal GSE per l'anno solare 2018 appena trascorso.
Utilizzando il servizio "Misure GSE Terna" nel sito di e-distribuzione, sono risalito ai miei dati di prelievo ed immissione per il 2018.
Energia prelevata: 214,868 kWh
Energia immessa: 3755,049 kWh
Dal primo gennaio fino a metà novembre avevo prelevato meno di 50 kWh (autoconsumo quasi 100%), poi ho attivato la pompa di calore e chiaramente i miei consumi da rete si sono innalzati parecchio, complice anche la scarsa produzione fotovoltaica del periodo.
Per dare un riferimento, il mio autoconsumo del mese di dicembre si è attestato ad un più che soddisfacente 64,2%.

Ecco i risultati dei miei calcoli:

Quota energia Qe: 13.75 € +
Quota servizi Qs: 9.36 € =

Contrib. in conto scambio: 23.11 € +
Valorizzazione eccedenze: 240.92 € =

Resa totale lorda 2018: 264.03 € -
Costi amministrativi: 36.60 € =

Resa totale netta 2018: 227.43 €

Quest'anno, diversamente dal 2017, ho optato per non farmi liquidare le eccedenze (perché pare che facciano reddito tassabile IRPEF), ma le tengo in accumulo per gli anni a seguire.
Questa scelta avrà un risvolto piuttosto bizzarro: invece di incassare 227.43 €, a giugno 2019 i 240.92 € di eccedenze faranno cumulo sui conteggi degli anni successivi; inoltre a giugno 2018 ho ricevuto un anticipo di 16.25 € per il primo semestre 2018.
Ecco che tecnicamente figurerei DEBITORE nei confronti del GSE di 227.43-240.92-16.25=-29.74 €.
Presumo che il GSE si tratterrà questi 29.74 € e che a giugno finirà pari e patta a zero euro con un cumulo a mio favore di 211.18 €.
Il prezzo medio dell'energia scambiata (che nel mio caso è l'energia prelevata) è pari a 0.04355 €/kWh (contro 0.04751 €/kWh del 2017).
Il prezzo medio dell'energia immessa in rete è pari a 0.0678 €/kWh (contro 0.0599 €/kWh del 2017).
Si può affermare che le dinamiche dei prezzi dell'energia elettrica nel 2018 si sono riverberate nei prezzi remunerati dal GSE, ovvero una sostanziale tenuta (se non diminuzione) delle quote fisse (oneri di sistema) e un indubbio aumento della quota energia.
Vuol dire che chi immette poca energia rispetto a quella che preleva non noterà grosse variazioni rispetto al 2017, mentre chi cede tanti kWh alla rete (come il sottoscritto) si troverà una piccola sorpresa positiva dal GSE.
Come controprova a quanto affermo, ho simulato quanto avrei ottenuto dallo scambio sul posto del 2017 se avessi avuto la stessa energia prelevata e immessa che ho registrato nel 2018.
Il risultato che avrei conseguito è 185.38 €, contro i 227.43 € di quest'anno. Dai, per una volta non ci lamentiamo.
Infine due parole veloci su quanto ho speso di bollette luce nel 2018.
Lasciando stare i 90 € del canone TV, solo come energia elettrica ho speso in un anno 60.89 €, a cui vanno detratti 40 € di sconto per il concorso EnelPremia.
Totale spesa energia elettrica 2018: 20.89 €
Totale introiti SSP GSE 2018: 227.43 €
Ecco che una casa autoalimentata può trasformarsi da fonte di spesa a fonte di reddito (è vero, ci sono ancora le bollette del gas, ma ci stiamo lavorando).


   
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(@onlyev70)
Honorable Member Registered
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Post: 614
 

Wow Alex, interesantissimo THD, sempre aggiornato ed utile per quanti volessero intraprendere un progetto del genere. Visto che sono in procinto di ristrutturare completamente una palazzina, ed avrei in mente d'installare un'impianto FV a servizio delle utenze, tra cui una pompa di calore geotermica a bassa temperatura con impianto radiante sottopavimento, ti cchiedo, secondo te oggi ha ancora senso ? Se posso, che tipo d'impianto hai e di che potenza immagino sia comunque sotto i 20 Kw .

Io attualmente ho un'impianto da 50 Kw installato ed allacciato nel 2006 con il primo conto energia (ovviamente vendo tutto) , e da allora ammetto di aver seguito poco e niente l'intero settore, sopratutto dal 2013 anno in cui il GSE ha chiuso i conti energia, ed è passata al solo scambio sul posto, che ha appunto senso solo se il consumo è pari o quasi a quanto s'immette.

Quindi mi domandavo se avesse senso, oggi (dico oggi perche non so se le tariffe di scambio variano di anno in anno come per i conti energia) vale la pena intraprendere questa strada.

Grazie ancora.


   
Alexxx reacted
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(@scanred_x)
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Post: 5924
 

GRAAANDEEE ALEXXX

Sempre sul pezzo, sempre avanti nell'illustrarci, con dati certi e calcoli facilmente comprensibili, i VANTAGGI di un accumulo by Tesla ben progettato...

GRAZIE, non ho altre parole che queste, in attesa ANCHE IO spero in un futuro non lontano di potere applicare questi tuoi consigli, metodi e strada perfetta!

🙂

Scan


   
Alexxx reacted
RispostaCitazione
(@devix)
Illustrious Member Paladino
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Wow complomenti e che voglia!!!
Io non vado praticamente mai sul sito del GSE, quando arriva in bonifico a sorpresa sono contento?


   
Alexxx reacted
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(@divh)
Illustrious Member Admin
Registrato: 8 annifa
Post: 5448
 

Alexxx grazie davvero per condividere e con dettagli cosi precisi!

Io sto aspettando le tegole per rifare il tetto e mettere powerwall 🙂 ma quando sarà il momento allora si che ti "tartasso" :-)))


   
Alexxx reacted
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(@alexxx)
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Grazie ragazzi per gli incoraggiamenti, fanno sempre piacere.

Onlyev, con me sfondi una porta aperta: certo che ha senso l'impianto che stai pensando! Non c'è nulla di più efficiente ed ecologico dell'energia elettrica prodotta da impianto fotovoltaico. E poi il geotermico è ideale perché ha assorbimenti elettrici più bassi rispetto ad una pompa di calore aria-acqua. L'unico consiglio è quello di sentire il parere di un geologo prima di iniziare a scavare. Se invece la domanda era rivolta a capire se ha senso puntare sullo scambio sul posto come forma di investimento come per il conto energia, allora la risposta è decisamente no.

Complimenti per il tuo impiantone da 50 kW, sicuramente quello ti frutterà bene. Il mio impianto è da 4,29 kWp, non un bestione ma è adeguato ai miei consumi (almeno finché non avrò una M3). E poi è già un mezzo miracolo che abbia un impianto, dato che abito in un condominio.

Devix, anch'io non vado mai sul sito del GSE. Ci andrò a maggio per vedere di quanto ho sbagliato i conti 😉


   
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(@onlyev70)
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Grazie Alexx, magari apro un mio THD per approfondire, il mio impianto attuale è da 51Kw, quel KW in più fu dettato dalla tariffa incentivate di 0,49 cent Kw (oltre i 50Kw), rispetto ai 0,46 (al di sotto dei 50Kw) . Ai tempi avevo un'amico che "stava sul pezzo" e non finirò mai di ringraziarlo, uno per l'ambiente e due per il portafogli. Sono rientrato dell'investimento in 5 anni, e fino al 2026, mi garantiscono una discreta rendita, tolte le spese di ordinaria manutenzione, ossia 6 pulizie complete all'anno (il mio impianto è a terra, sul primo conto energia era possibile farlo), assicurazione totale, mi rende circa 0,43 centesimi a Kw su una produzione media dddi 63/64000 Kw all'anno. 

La sola cosa di cui mi sono pentito è l'impatto ambientale, il mio impianto è a mezza collina, ed è veramente orribile, mi hanno tirato diversi accidenti 🙁 .

Per l'impianto geotermico, ho già fatto fare i rilieve geologici e dovrò scendere a 70 metri, adesso devo capire quale pompa di calore convenga acquistare, stavo dando un'occhiata alla Daikin, con produzione di acqua calda, e capirne i consumi. Sarà un piccolo condominio (4 appartamenti) con riscaldamento/raffrescamento centralizzato . La mia idea è quella di realizzare un'impianto FV condominiale, di circa 18 Kw, con accumulo sufficiente a gestire al meglio i servizi (ascensore, illuminazione scale, e appunto la pompa di calore) nelle ore di buio, e 4 impianti da 3,5 Kw, con relativi accumuli per le 4 unità abitative. Sarà poi da capire come gestire al meglio, per ottenerne il massimo beneficio il discorso scambio sul posto, in relazione al prendere e cedere alla rete, ossia bilanciando il tutto :).

Grazie Alex, il tuo THD mi ha dato molti stimoli e molte nozioni, spiegate magistralmente ed in modo semplice. Da sito GSE è da diventar matti.


   
Alexxx reacted
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(@alexxx)
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Ieri il GSE ha pubblicato i calcoli relativi al conguaglio dello scambio sul posto maturato nell'anno solare 2018.
Nota di servizio per Noos: mettiti comodo e prepara gli impacchi per il mal di testa, perché è in arrivo una vagonata di numeri.
Questa è la schermata del sito GSE:

Il numero che conta è l'ultimo: 23,11€ di conguaglio per il 2018. Sì è pochissimo, ma c'è una spiegazione.
Nel 2018, diversamente dal 2017, ho preferito non farmi liquidare le eccedenze, ma accumularle per gli anni successivi.
Questo perché pare che le eccedenze liquidate facciano reddito tassabile, mentre se le accumuli no. Misteri d'Italia...
Il file con il dettaglio dei calcoli fa venire una labirintite acuta. Mi limito a fare un copia incolla della formula finale:

23,1099 = Min[254,6672 / 13,7523] + Max[0 / MIN[0 / 13,7523 - 254,6672]] + 4,355 * 214,868 / 100

dove 23,11€ è il contributo in CS; 254,6672€ è il cosiddetto Cei; 13,7523€ è il cosiddetto Oe; 4,355 c€/kWh è il prezzo dell'energia prelevata e 214,868 kWh è l'energia che ho prelevato nel 2018.
Le eccedenze, calcolate come Cei-Oe, ammontano a 240,914879659864 € (eh sono precisini al GSE).
Poi bisogna anche considerare i soliti costi amministrativi di 36,6€.
Alla fine della fiera, nel 2018 la resa netta del mio impianto è stata 23,11+240,92-36,6=227,43€.
L'energia prelevata mi viene pagata mediamente 0,04355 €/kWh.
L'energia immessa in rete mi viene pagata mediamente 0,0678 €/kWh.
C'è una sorpresina nel finale: abbiamo detto che le eccedenze pari a 240,92€ non mi verranno liquidate subito.
Aggiungiamo che ho già ricevuto 16,25€ come acconto per il primo semestre 2018.
Tradotto in numeri: 227,43-240,92-16,25=-29,74€!
Insomma, a chiusura conti 2018 risulto DEBITORE nei confronti del GSE.
Voglio vedere cosa succederà il prossimo 21 giugno. Mi chiederanno un bonifico o rinvieranno il debito agli anni successivi?

Un'ultima cosa. Qualcuno ricorderà che a gennaio avevo anticipato un po' di calcoli.
Chi volesse sapere di quanto ci ho preso deve avere la pazienza di rileggersi questo post.


   
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(@alexxx)
Noble Member Moderator
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Post: 1565
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Con la pubblicazione da parte di Arera delle tariffe elettriche tutelate del quarto trimestre 2019, è possibile calcolare i valori dei CUSf con cui il GSE ci retribuirà l'energia scambiata nel 2019.
Questi i valori del 2019, a confronto con quelli del 2018:

CUSf min 2019= 0,05328 €/kWh      CUSf min 2018= 0,04355 €/kWh
CUSf max 2019= 0,09476 €/kWh      CUSf max 2018= 0,08045 €/kWh

Perciò possiamo aspettarci entrate leggermente più cospicue dal GSE , almeno per la parte denominata quota servizi.
Attenzione però che c'è il rovescio della medaglia, perché il CUSf dipende da alcune voci che paghiamo in bolletta (oneri di sistema, spese di trasporto e gestione del contatore).
Quindi se da una parte aumentano queste voci in bolletta, dall'altra aumenta il CUSf e di conseguenza la quota che ci viene restituita in bolletta.
Più o meno si finisce pari e patta, anzi si perde qualcosa perché l'IVA non viene restituita.


   
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(@rudyvdw)
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Post: 1485
 

Meglio scambiare il meno possibile prendendo un accumulatore Tesla PowerWall 2 come ho fatto l'anno scorso. Ho visto che con panelli di circa 4,8 kWh di potenza nominale messi ad Ovest (neanche favorevole confronto a Sud) risparmio circa 2 mila kWh/anno.

Inoltre ho potuto beneficiare del bando della Lombardia e mi rimborseranno €3 mila tra poco... alla fine la batteria mi costerà €1 mille visto che la metà la ricupero del 730. Cool  


   
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