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Tesla come auto azi...
 
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Tesla come auto aziendale

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(@zetarun)
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Post: 9
Topic starter  

Ciao a tutti,

mi sono iscritto al forum da qualche giorno e inserito il mio primo post (ancora senza risposta :)).

Sostanzialmente sto pensando di chiedere una Model 3 come prossima auto aziendale: ora ho una X3 20d xDrive e il motivo per cui sceglierei la Model 3 è per una questione di budget, di solito non preferisco le berline ma la mia scelta è puramente per la tecnologia (sono un geek :)) e per dire addio al motore a scoppio e il relativo impatto ambientale. Probabilmente la mia Tesla perfetta sara la futura Model Y.

Detto questo la mia domanda è: c'è qualcuno che ha esperienza con una Tesla come auto aziendale? Oltre al costo del fringe benefit della Model 3 che non è ancora dato sapere (non c'è nelle tabelle ACI), la ulteriore domanda generica riguarda il capire come fate a farvi rimborsare il consumo di energia dall'azienda per ricaricare la macchina a casa in garage. Che tipo di rendicontazione fate? Come ve la fate pagare (rimborso spese)?

Visto che sia LeasePlan che altre aziende di autonoleggio stanno iniziando a considerare Tesla, sempre più dipendenti dovrebbero/potrebbero valutare questo switch ma al momento mi sembra che ancora pochissimi lo stiano facendo...spero di avere qualche risposta qui!

Grazie mille!


   
Beccalo69 reacted
Citazione
 Man
(@some)
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Post: 1063
 

premesso che non sono esperto, ma di solito ti fanno la tessera carburante quindi ti faranno la stessa cosa con l'elettrica e a pari modo non ti rimborsano quel che ricarichi a casa.


   
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(@p966225)
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Post: 296
 

il costo annuale del fringe benefit esce in gazzetta ufficiale a dicembre; Ogni mese esce il costo chilometrico; e questo per Model3 è gia uscito da mesi; se lo moltiplichi x 15000 e poi ancora per 0,3 avrai il costo annuale che cerchi. per model3 AWD ricordo che è circa 3400 euro. sul sito ACI trovi tutto.

Per la carta c'e' effettivamente un problemino: con Duferco, ad esempio, l'azienda ha convenienza a fare abbonamento flat; spende poco e ti da 2000 km al mese. Ma devi andare ramingo a caricare qua e là. C'e' il vantaggio che le aziende pubbliche possono comprarla anche sul MEPA di Consip, senza fare gara.

La mia azienda sta valutando l'ipotesi di inserire la carta tra gli optional pagati al noleggiatore, così da avere fatture in meno da gestire.

 

Altra ipotesi, ove applicabile, alzare la quota mensile messa a disposizione del dipendente per l'auto. Le aziende illuminate farebbero istallare contatori a proprio nome a casa del dipendente per il periodo necessario; costerebbe sempre meno dei carburanti...

Questo post è stato modificato 4 annifa 2 volte da p966225

   
scanred_x reacted
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(@apetrini)
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Post: 213
 

Ciao,

io ho una Model 3 AWD aziendale, presa in leasing tramite ALD. Per mia esperienza:

1) fringe benefit uscirà anno prox, per ora si applica quello della macchina più simile. nel mio caso hanno usato la Model S per cui pago un botto (ca 380€/mese)

2) le tariffe che applicano le società di leasing su Tesla mi sembrano molto più alte di quelle che applicano su altri marchi (secondo me perché Tesla fa poco sconto)

3) sul rimborso, io ho quello chilometrico e nonostante la mia sia una grande azienda con un parco auto enorme, l’elettricità non è ancora prevista tra i vari combustibili che si possono caricare a nota spese.


   
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(@giampigua)
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Post: 457
 

Diciamo che tra i vari ostacoli alle ev c’è l’incertezza sul trattamento come auto aziendale.

lo vivo sulla mia pelle da commercialista e possessire di tesla aziendale...

intanto la questione contatore a casa del dipendente. Per norma “antiabusivismo edilizio” non è consentito intestare un contatore di energia ad un soggetto che non ha un titolo di possesso del box (proprietà, locazione, comodato d’uso registrato).

ergo, se non si fa almeno un contratto di comodato registrato non è possibile intestare il contatore all’azienda.

le schede ricaricabili possono ovviamente essere intestate all’azienda, ma non coprono le ricariche casalinghe.

non c’è una normativa specifica, ma nemmeno una proibizione specifica nè altri limiti predeterminati. Quindi bisogna andare per regole generali sia per la documentazione che per il trattamento fiscale.

noi facciamo così: le ricariche vengono gestite in proprio dall’utilizzatore, pubbliche o private che siano. 
rimborsiamo a forfait un importo a kw calcolando i kw sulla base dei km percorsi e del consumo ufficiale dichiarato. Per il prezzo prendiamo a riferimento quello medio che ora è indicato sulla bolletta di casa.

mancando un limite preciso, l’azienda si deduce il 50% della spesa rimborsata. All’utilizzatore non tassiamo nulla perché coperto dal forfait del fringe benefit.

ovvio così si perde la parziale detraibilità dell’iva, ma solo in apparenza perché l’iva su energia casalinga è al 10% anziché al 22%.

non so se è giusto, ma non so nemmeno come potrebbero dirmi che è sbagliato.

tra i fattori c’è il pro per l’utilizzatore che riceve un rimborso anche se ricaricasse gratuitamente ove possibile. Ma d’altra parte è a carico suo il maggior costo quando carica a pagamento...

 

altre idee?


   
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(@laponite)
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Post: 696
 

Discussione molto interessante! Una soluzione potrebbe facilmente arrivare da EnelX: dato che la box station si può "legare" all'account e di conseguenza ad una carta di credito (aziendale), basterebbe fornire la station al dipendente (azienda) e fatturare il consumo sulla carta anziché sull'utenza privata (EnelX), un po' come se fosse una colonnina pubblica. Ci arriveremo?

Sono nella stessa situazione con la mia plug in... 

 


   
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(@giampigua)
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@laponite

Giusto. Ci avevo pensato anch’io...

resta però il problema che se la persona cambia lavoro bisogna che si gestisca facilmente e velocemente il passaggio del contratto lato casa...

lavorandoci su si potrebbe fare.

chi glielo dice ad enelx?

 


   
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(@laponite)
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@giampigua

No, il contratto rimane intestato giustamente al dipendente che fa smontare la box station e la rende all'ex datore di lavoro.


   
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(@massimomax)
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Post: 1254
 

@giampigua

visto la tua professione vorrei un tuo parere

io ho optato per l'acquisto dell'auto come privato salvo poi farmi rimborsare dalla mia società un importo a km(0,9011 km omni comprensivo) per le missioni che vado a svolgere (documentate con una apposita scheda rimborso km)che da fine marzo a ora sono circa 10.000 km per l'azienda su 22km circa percorsi, visti i miei km come rimborso ci sta   e la ditta si scarica il tutto.

tu che ne pensi ?

P.S. sono socio amministratore di una sas e la mia auto è un model 3 long range

Questo post è stato modificato 4 annifa da massimomax

   
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(@giampigua)
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@massimomax

penso che sia la cosa più giusta e non contestabile. l'unica accortezza, essendo il socio e quindi senza un vero "contrasto di interessi", è che le trasferte per lavoro siano adeguatamente documentate, nel senso del motivo della trasferta (cliente, fornitore, potenziale cliente, servizio al cliente, etc...)

 


   
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(@giampigua)
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@laponite

beh, non è che "rimane intestato al dipendente", ma occorre che il datore di lavoro lo disdica, e che si risolva il contratto di locazione/comodato che era stato stipulato per poter intestare il contratto di fornitura al datore di lavoro.

come vedi si può fare, ma ha la sua complessità, specie se lavoratore ed azienda fossero in conflitto per altre ragioni...


   
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(@laponite)
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@giampigua

Non ci siamo capiti. Nel momento in cui si potesse addebitare la ricarica sulla carta di credito (aziendale) legata al profilo utente, non ci sarebbero altri problemi. L'azienda mi fornisce la box station e l'attacco nel mio box sulla mia utenza che però non ha l'addebito perché appunto va direttamente sulla carta aziendale


   
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(@massimomax)
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Post: 1254
 

@giampigua

le annoto su una scheda in excel  fornitami dal commercialista con un riepilogo giornaliero luogo cliente/fornitore motivo della visita etc etc .

tieni presente che la sede della ditta,così come la mia abitazione, sono  in un piccolo comune appena fuori città quindi di fatto sono sempre "fuori comune"

grazie per la tua opinione

massimo

Questo post è stato modificato 4 annifa da massimomax

   
RispostaCitazione
(@giampigua)
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Post: 457
 

@laponite

Ah ho capito cosa intendi, ma non so se lo fanno...

mi spiego: un conto è la fatturazione, che presuppone un contratto di fornitura firmato da qualcuno (nel caso che mi descrivi sarebbe l’utente dipendente), altro è il pagamento della fattura, che può essere sí fatto da un altro soggetto (l’azienda), ma non consente di per se di dedurre il costo.

il problema è che per ragioni di lotta all’abusivismo edilizio non è possibile intestare una utenza ad un soggetto che non ha un titolo di possesso dell’immobile in cui si trova l’utenza.

quindi non capisco perché non so come possa fare enel a fatturare l’energia all’azienda prelevata da una utenza “privata”.

magari hanno trovato una soluzione...


   
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(@morez-maurizio)
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Post: 18
 

Ciao

Io ti consiglio di comprare l'auto da privato e farti fare i rimborsi secondo tabelle ACI (la model 3 è inserita nelle tabelle ACI). in questo modo non hai problemi di calcoli di benefit in busta paga ed altre tasse che si stanno inventando in questo momento.

La comodità dei rimborsi è quella che sono soldi esentasse. e sulle auto elettriche non esiste ancora il tetto massimo come sulle auto a benzina o a gasolio.

Ciao


   
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