Ciao a tutti e benvenuti sul nostro forum! In questo forum è richiesta la presentazione nella sezione apposita (CLICCA QUI PER APRIRLA) prima di postare, altrimenti i tuoi post non saranno visibili!
Ne approfitto anche per ricordare a tutti che abbiamo un regolamento (CLICCA QUI PER APRIRLO) e va letto e rispettato!
ATTENZIONE! I POST INSERITI NELLE DISCUSSIONI, SE NON INERENTI, VENGONO CANCELLATI E LE DISCUSSIONI CHE DEVIANO TROPPO DALL‘ARGOMENTO CHIUSE.
ATTENZIONE! CAUSA SPAM SIAMO STATI OBBLIGATI AD ATTIVARE L'APPROVAZIONE MANUALE DEI POST PER I NUOVI UTENTI! NON SERVE FARE PIU POST SE NON SI VEDE IL PROPRIO PUBBLICATO MA ATTENDERE CON PAZIENZA! GRAZIE!
A mio avviso la questione della corrente massima della presa schuko merita un topic dedicato, in primis per fare chiarezza.
Io non uso quasi mai il mobile connector, ho il wall connector, tuttavia vorrei sapere qual è la massima corrente di carica quando lo uso.
I post letti finora mi hanno creato solo confusione; tutti i dati tecnici dichiarati dai produttori di prese a muro schuko dichiarano 16A 250V. Nessuno dice nulla sul divieto di uso continuativo.
Nel thread c'è chi dice che per stare in sicurezza non bisogna oltrepassare i 13A, altri 12A, altri ancora 10A. Siamo davvero ai numeri del lotto.
E perché non 8A allora? Sarebbe ancora più sicuro. Suvvia!
@hal "abbassare l'asticella" sì ma quanto?
@Devix "usare la testa" ok, ma senza numeri che faccio?
Come tutte le prese domestiche, le schuko sono soggette alla norma CEI 23-50. Magari qualche Teslaro la conosce bene e ci può illuminare.
Concludo osservando che ABB fornisce per le sue prese schuko, oltre alla corrente nominale di 16A, la potenza dissipata, pari a 0,6 W.
È pressapoco la stessa potenza di un punto luce di quelli che si usano di notte nelle camerette dei bambini.
Dire che ciò è pericoloso mi sembra eccessivo.
Se poi l'impianto di casa è fatto male è un altro discorso e non è colpa della presa schuko.
"usare la testa" ok, ma senza numeri che faccio?
Ho gia' espresso la mia esperienza personale.
Intanto anche se il massimo amperaggio nominale della presa e' 16A, il UMC la limita a 13A.
Come gia' detto, se l'impianto e' NORMALE e cioe' certificato e non obsoleto, non ci sono problemi.
Certo non e' la soluzione migliore, ma funziona.
Il consiglio che mi sento di dare e' di installare una presa industriale monofase o un wall connector, ma se dovesse capitare di caricare da shucko, non fatevi venire gli incubi.
perchè è dichiarata per 16, ma gli installatori tendono a fare le cose un po' così a cavolo, inoltre è un 16 per brevi periodi non per lunghe durate quindi se non hai alternative e vuoi stare sul sicuro, tieniti basso, un 10-12 può essere una buona soglia dove c'è buona probabilità che qualcosa che è stato progettato per 16 riesca a reggere come carico continuo un 12 e che un elettricista non sia così deficente da mettere un filo troppo piccolo per una presa che potenzialmente porta il 16
il punto per cui si dice "stai attento" è che c'è chi le prese se le cambia da se, o l'elettricista non ci pensa, non ci guarda o altro e sostituisce banalmente una presa per un altra "perchè il phon ha la presa schuco e non voglio l'adattatore" e a meno che tu non sappia esattamente come stanno le cose, non è una buona idea usare il 100% delle potenzialità che la presa potrebbe offrirti
è più chiaro così?
e no, non stiamo facendo allarmismo per niente, la corrente scalda, se ti hanno messo una sezione di filo troppo bassa il rischio di incendio c'è, e non è una cosa su cui scherzare
Credo di trovare d'accordo Devix nel riassumere che con un impianto elettrico a regola d'arte non c'è nessun problema a caricare alla massima potenza concessa da UMC, connettendo la spina schuko direttamente nella presa a muro schuko.
Ogni impianto ha la sua storia. Può essere essere realizzato con limitazioni non per questo non è eseguito a regola d'arte.
Possiamo fare tutti i riferimenti alle normative che vogliamo tuttavia queste rappresentano un'indicazione per i valori massimi.
Non sono d'accordo. A questo mondo ci sono ancora alcune certezze: se l'elettricista usa cavi da 1mmq per servire una presa da 16A commette un grave errore e l'impianto è sbagliato. Non è a regola d'arte.
Presa a 16A significa presa a 16A.
Il concetto è semplice.
se è realizzato con limitazioni per definizione non è a regola d'arte, se hai delle limitazioni DEVE esserci qualcosa che sgancia se le sfori ( e non dovresti poter nemmeno mettere la schuco se non può reggerla l'impianto )
Vale il progetto non il valore massimo ammissibile del componente o dei componenti che comunque rappresenta il limite da non superare.
Le limitazioni vanno salvaguardate, proprio attraverso gli strumenti che hai citato e che vengono previste.(I progettisti sono tutti dei deficienti?)
Nessuno vieta di posare schuko o presa italiana 16 o 10A che sia e se vuoi anche CE 16A (non perché piace quanto per mera resa commerciale) e nessuno mi vieta di limitarle rispetto al loro massimo. Ripeto non per questo l'impianto non è eseguito a regola d'arte.
A quanto pare parliamo tutti la stessa lingua senza per questo capirci.
Ti faccio un'esempio limite.
Quel cavo potrebbe anche lavorare a -50°C, sicuro che non possa sopportare 16A?
Ecco che le certezze potrebbero non essere più tali.
Il presupposto di tutta la discussione è l'uso di prese con carichi elevati quando non hanno protezione adeguate (i.e. magnetotermico a monte).
È evidente che se mi connetto con UMC ad una schuko sotto magnetotermico da 10A e setto a 13A, questo mi bloccherà e non si danneggia nulla.
Qui si parlava di prese e spine bruciate o fuse e questo succede, ribadisco, solo con impianto non a regola d'arte!
Tecnicamente a decorrere dal 26/3/2008 quel tipo di impianti non esistono e se esistono non esistono lo stesso.......gioco di parole chiaramente comprensibile che dovrebbe portare ad una sola e unica conclusione.
Nel frattempo per tranquillizzarvi ? vi confermo che in attesa della colonnina neogy caricherò al Suc di Piacenza
oggi mi ha chiamato il delivery (che evidentemente non si è interfacciato col commerciale) chiedendomi se mi andasse bene ritirare l’auto lunedi, ribadendo la mancanza del leasing sono stato poi contattato da ifis e l’appuntamento per il ritiro ora me lo hanno spostato al 3 dicembre.
ps ifis mi ha confermato che, stando al loro accordo quadro con tesla, il valore di maxirata finale é da intendersi anche come valore di riacquisto, contrariamente a quanto avevo letto sul forum
comunque verificherò sul contratto e vi farò sapere
@hal "abbassare l'asticella" sì ma quanto?
Cerco di dare un ultimo contributo OT chiedo venia, se apriamo un topic a parte io ci sono.
Concentrandoci un attimo sulla presa. Sappiamo che le prese domestiche sono dimensionate per 16A ma per carichi "domestici" appunto, che NON si comportano come un'auto elettrica.
Infatti ho personalmente visto prove fatte da grandi aziende multinazionali che non posso citare dov'è emerso che l'uso prolungato di correnti superiori a 10A a frequenti connessioni e disconnessioni e "sbalzi", tipici della ricarica di un'auto elettrica, provoca l'allargamento dei morsetti/alveoli.
La norma delle prese domestiche non prevede questo tipo di utilizzo.
Infatti la limitazione a 10A è stata posta come conseguenza di questi test per le ricariche con modo 1, 2 e 3 semplificato e su questo vi rimando all'allegato A norma CEI EN IEC 61851-1.
Detto questo ci sono standard differenti che si possono usare ma credo sia evidente che caricare per molte ore a 16A su una shucko è pericoloso.
Concordo con hal: l'argomento merita un topic dedicato.
Restando nel merito devo dire che ho fatto parecchie ricerche sia su internet sia consultando professionisti del settore: da nessuna parte sta scritto che la ricarica domestica in modo 1 debba essere limitata a 10A. La norma prevede 16A sempre in questo contesto.
A tal proposito si veda il doc linkato a pagina 3:
https://www.voltimum.it/sites/www.voltimum.it/files/pdflibrary/veicoli_elettrici_2.pdf
Esorto quindi chiunque voglia contribuire a fare chiarezza sull'argomento, a riportare la fonte, il documento e la pagina a cui sta scritto ciò che si riporta; altrimenti restano solo opinioni personali che non andrebbero mai spacciate come verità certificate.
Il rischio in questi casi è di ritrovarsi in discussioni tra gente che dice:"ho visto cose che voi umani..." e poi arrivano i terrapiattisti ! Dio ce ne scampi.
Concludo sottolineando che la norma in oggetto non nasconde potenziali problemi di sicurezza usando il modo 1 ma essi sono relativi al fatto che l'impianto non sia a norma e all'assenza di adeguate protezioni, cosa che può accadere anche con prese CEE industriali e non solo schuko.
Resto aperto a smentite documentate.
Il rischio in questi casi è di ritrovarsi in discussioni tra gente che dice:"ho visto cose che voi umani..." e poi arrivano i terrapiattisti ! Dio ce ne scampi.
Terrapiattista non me lo avevano mai detto!
Ho già nominato normative e citato il modo 3 semplificato, detto che per il modo 1 e il modo 2 ci sono standard domestici adatti e altri meno, detto che "ho visto cose che voi umani.." era riferito a test fatti da diverse aziende che producono prese domestiche (tutte a parte le cinesi in poche parole) che però, mi dispiace, non posso citare.
Non voglio fare un dibattito da ingegnere sul metodo ("cercare su internet") o altro: ho dato gli elementi. Ognuno si faccia l'idea che meglio crede.
Io a casa carico con un wallbox in modo 3 con PWM, presa tipo 2 e massimo 16A.
Se vi sentite tranquilli a caricare su una schuko a 16A per anni tutte le notti vi sarete fatti la vostra idea, magari date un'occhiata ogni tanto agli alveoli della presa...