Buona notizia per i bresciani; ma questa decisione del consiglio comunale non dovrebbe fare notizia perchè quello che hanno deciso è obbligatorio da inizio 2018.
O meglio... una legge nazionale di inizio 2016 prescriveva a tutti i comuni di modificare il regolamento edilizio entro fine 2018 e di imporre gli obblighi che prevedono oggi a Brescia; solo che i Comuni che hanno rispettato quelle prescrizioni credo siano pochissimi, quindi alla fine è un bene che si dia risalto a chi le rispetta.

Se ne parlava qui: https://www.teslari.it/forum/ricarica/dal-2018-obbligo-predisposizione-per-ricarica-elettrica-nei-nuovi-edifici/#post-8922

Mi sembra diverso: la legge nazionale obbliga la predisposizione, mentre il nuovo regolamento edilizio approvato dal Consiglio Comunale di Brescia pare preveda l'obbligo di installazione delle colonnine vere e proprie.

Forse hai ragione. In pratica, c'è l'impegno a modificare il regolamento edilizio inserendo l'obbligo di "installare infrastrutture per la ricarica".
Quindi si vedrà solo allora in cosa consisterà l'obbligo. Credo sia complicato per l'Ufficio Tecnico dare indicazioni e obblighi precisi; ad esempio, imporranno colonnine da almeno 7kW bifase? O 11? Sotto ad un contatore da quanti kW?
Oltretutto dovranno essere con lettori RFID o simili per poter addebitare correttamente la spesa a chi le usa.
Terrò controllato il sito del Comune di Brescia per leggere la delibera anche perchè potrebbe fare da esempio e da traino per le altre amministrazioni.

Scusate, ma per deformazione professionale (sono architetto) mi immagino le difficoltà che si potranno trovare passando da teoria a pratica.

concordo pienamente, (io ingegnere) e da 20 mesi già 100% elettrico non tesla (tesla da 10 gg). inutile complicarsi la vita con obblighi/wallbox/contatori pompati ecc...la realtà è che a casa basta una schuko e al max una presa temporizzata per gestire le ricariche. delle colonnine in giro non ci si può far affidamento (a meno di non conoscerle e utilizzarle con frequenza settimanale). queste sono solo mosse pubblicitarie/politiche a mio avviso. i disservizi che incontra un non tesla sono al limite del ridicolo (fuori dal raggio di autonomia max dell auto). ho visto centinaia di colonnine installate in posti assurdi e spesso non funzionanti. le assistenze sono imbarazzanti. suggerisco prima di passare a tesla di farsi 1 settimana intensa con un ev normale, poi apprezzerete pienamente tesla a 360°. si prenda solo il contratto di a2a...chiuso...uno che passa da brescia 1 volta ogni 2 mesi non ha senso fare la tessera, dato che è una ricarica occasionale. ecco, con a2a non è possibile. fino a 6 mesi fa' a parte 2 colonnine imboscate (elnos dove sono negli interrati e fuori dall orario non accessibili e rondinelle idem), a bs era anarchia da parte di a2a. da mesi tra colonnine di enel e interoperabilità la situazione è migliore ma non sarà MAI come l'infrastruttura di tesla. per questi disservizi io ho rischiato di rimanere a piedi almeno 1 volta al mese. per un utilizzo cittadino (50 km/giorno) basta un ev normale, per il resto tesla

edifici commerciali oltre 500 colonnine obbligatorie con decreto 2016, quindi meno male che anche il comune di brescia si è svegliato visto che in questi 2 anni hanno ricevuto più di una segnalazione di inadempienza a riguardo dal gruppo EV bresciano.

edifici oltre 10 unità abitative ottimo l'obbligo della colonnina.

per il tipo di colonnina non c'è nessun obbligo, per ottemperare, nel caso di edifici commerciali, qualsiasi potenza va bene, anche se è a pagamento.

in provincia di brescia ci sono diversi esempi: chi ha messo la fast, chi la 7.4 kw, chi più di una, chi a pagamento, chi invece gratuita per i clienti, chi gratuita per i residenti, etcc...

però poi mi chiedo nel caso di un condominio con 10 parcheggi e una colonnina, ci deve essere anche il posto auto unico per tutti i condomini da regolamentare, chi paga la corrente se viene prelevata dalle parti comuni ?

È un inizio per permettere la carica anche a chi ha il garage con la sola linea condominiale (luci), oppure per chi non ha il garage.

Per identificare chi fa rifornimento alla colonnina condominiale ci sono varie opzioni (es: acquisto card convenzionata dal fornitore di energie elettrica che fatturerebbe a parte, addebito diretto su carta di credito tipo supercharger Tesla, ecc)

Vedremo.

La delibera è stata pubblicata: http://albopretorioold.comune.brescia.it/showdoc.aspx?procid=60581
Sarà disponibile solo fino al 17/06, quindi l'ho scaricata e volevo postarla qui ma... compare la scritta "working" a oltranza. Se qualcuno che non ha questo problema la vuole postare... (mod: il nome file era incompatibile con qualsiasi sistema decoroso, modificato nome file e inserito)

Non ci sono date entro le quali l'Ufficio Tecnico dovrà adeguare il Regolamento e specificare cosa dovrà essere predisposto. Quindi ad oggi non ci sono ancora obblighi ma c'è l'impegno del Comune a definire questi obblighi.
Copincollo uno stralcio (notate che dicono "prevedere" e che si parla al futuro senza indicare le date):
"Prevedere che ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio sia obbligatoriamente prevista [...] la predisposizione all’allaccio per la possibile installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli [...]
Il regolamento edilizio, nel rispetto della legislazione nazionale e regionale, annovererà la “realizzazione delle infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati ad energia elettrica”, nella tipologia degli interventi edilizi minori, adottando conseguentemente procedure semplificate per il rilascio del titolo abilitativo/autorizzativo.
Per le attività di progettazione e realizzazione si dovrà utilizzare le norme CEI di riferimento."

In ogni caso, ribadisco, ben venga perchè vuol dire che qualcosa si muove.

Tra le difficoltà pratiche ci sono quelle che ha citato @Man, ossia, bisogna destinare uno spazio per l'auto da caricare e bisogna identificare chi sta usando la colonnina e quanto sta assorbendo. Quest'ultima cosa credo sia fattibile con tessere identificative (credo che sia solo una questione tecnica che le ditte di colonnine affronteranno e risolveranno); così facendo, la differenza (e il vantaggio) rispetto ad una colonnina pubblica è che chi la usa non dovrà pagare subito ma dovrà trovarsi il giusto addebito sulle spese condominiali.
Alternativa, più complessa, sarebbe fare un contakw, sottochiave, per ogni condòmino; poi l'amministratore legge i Kw e li addebita al condòmino.

La questione dello spazio per l'auto da caricare diventa una difficoltà del progettista ed un costo per l'operatore perchè, ad esempio, invece di fare un'autorimessa (che gli viene pagata) dovrà fare la piazzola di ricarica (che non gli viene pagata).

Sarà molto difficile ricavare spazi riservati esclusivamente alla ricarica in condomini di vecchia costruzione. A Milano per esempio la maggior parte degli edifici non sono recenti e lo spazio è limitato. Diversamente e forse la soluzione più reale è quella di installare un punto di ricarica all’interno del proprio box o spazio riservato. Questa la vedo come unica e attuale soluzione. Dobbiamo considerare che il nostro paese non ha gli spazi e nuove costruzioni come il nord Europa o come gli Stati Uniti...

Si parla di nuovi edifici, non possono di certo obbligare l’adeguamento di quello esistenti...

Riguardo alla ricarica in box, non tutti hanno il box.